CITAZIONE
Cosa significa che le sillabe dipendono dalla struttura funzionale di ogni lingua e sn legate all'analisi in morfemi delle parole?
La sillaba è un raggruppamento di fonemi. Tale raggruppamento si basa su alcune regole universali e su altre regole specifiche che cambiano da lingua a lingua (non credo che "struttura funzionale" sia il modo migliore per descrivere questa cosa, tuttavia). Ad es. una sequenza del tipo
rottospampar
può essere divisa in sillabe, nelle lingue del mondo, in molti modi diversi:
r.o.ttos.pa.mpa.r
rot.tos.pam.par (italiano)
ro.ttos.pa.mpar (siciliano?)
rott.osp.am.par
ecc.
Ora, ciò che resta costante in tutte queste sillabazioni è che le vocali costituiscono sempre il nucleo di una sillaba, e mai un incipit. In alcune lingue, come l'inglese, alcune consonanti possono costituire nucleo sillabico: si tratta delle consonanti sonoranti
r, n, m, l. Es. li.tl (
little 'piccolo').
Per il resto, valgono i seguenti criteri:
a) un incipit sillabico è valido in una lingua L se esistono in tale lingua parole che iniziano con quell'incipit. Ad es. mp non è un incipit possibile di sillaba in italiano perché non esistono parole che iniziano per mp-. Al contrario, in siciliano, tale incipit sillabico è possibile, come è dimostrato da un gran numero di parole che iniziano per mp-: mparari, mputruddutu, mpignu ecc.
b) una consonante posta tra due vocali può aggregarsi alla sillaba della vocale precedente o a quella della vocale successiva. Se non ci sono altri criteri di scelta, è preferita la scelta per cui tale consonante vada a costituire l'incipit della sillaba successiva piuttosto che la coda della sillaba precedente.
c) la sillaba Consonante+Vocale è la sillaba preferita
d) le sillabe non tengono mai conto del confine tra le parole (uno spago: u.nos.pa.go)
Quanto all'analisi in morfemi, pare che in certe lingue, come l'inglese e il latino, il confine di morfema tenda a coincidere con un confine di sillaba, e che questo criterio superi gli altri in importanza (nel senso che laddove si trova un confine di morfema, si troverà un confine di sillaba anche se in tal modo verranno create sillabe marcate, che non rispettano i criteri a-d esposti più sopra).
CITAZIONE
Che differenza c'è tra sillaba grafica e fonologica?
Finora abbiamo parlato di sillaba fonologica.
La sillaba grafica è quella che serve per andare a capo, è assolutamente convenzionale (non scientifica) e non sempre coincide con la sillaba fonologica. L'esempio tipico riguarda la "s impura", che secondo le regole dell'ortografia italiana fa sillaba con la consonante seguente, mentre per la fonologia deve, di preferenza, costituire la coda della sillaba precedente:
sillabe fonologiche: ris.par.mio
sillabe ortografiche: ri.spar.mio
Il motivo per cui in fonologia la s fa parte della coda della sillaba precedente è che il modello preferito di sillaba prevede che la sonorità dei segmenti sia crescente dall'incipit al nucleo (vocale) e decrescente dal nucleo alla coda: / \
Ora, la s è più sonora della p, e di molte altre consonanti.
La sillaba spar, allora, presenta un andamento prima decrescente da s a p e poi crescente da p ad a (il nucleo); infine decrescente da a a r.
\ / \
spar
Se la s, nell'esempio di risparmio, viene aggregata a ris, le sillabe che risultano sono tutte del tipo / \:
/ \ / \
ris par
Per saperne di più, il riferimento è Marina Nespor,
Fonologia, Bologna, Il Mulino, 1993